Indice della qualità dell'aria - AQI
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Le previsioni del tempo sono uno strumento molto utile perché ci aiutano, ad esempio, a capire cosa è meglio indossare durante il giorno oppure ci suggeriscono se è meglio portare con noi un ombrello. Ma esiste un altro tipo di previsione che dovremmo controllare ogni giorno e che, come il tempo, cambia in continuazione; si chiama “Indice di Qualità dell’Aria – AQI” e fornisce informazioni sulla qualità dell’aria che respiriamo e che può influire enormemente sulla nostra salute e sul nostro modo di vivere. L’AQI, infatti, non solo ci dice quanto pulita o malsana è l’aria che respiriamo ma ci indica anche e soprattutto quali possono essere i potenziali effetti associati alla nostra salute.
Più alto è il valore dell’AQI, maggiore sarà il livello di inquinamento dell’aria e, conseguentemente, maggiore sarà la preoccupazione per la nostra salute. L’AQI è diviso in sei livelli:
- Buono: la qualità dell’aria è soddisfacente, associato al colore VERDE.
- Moderato: la qualità dell’aria è accettabile, associato al colore GIALLO.
- Insalubre per i Gruppi Sensibili: alcune persone possono sperimentare alcuni effetti sulla salute, associato al colore ARANCIONE.
- Malsano: tutte le persone possono iniziare a sperimentare alcuni effetti sulla salute e i membri dei Gruppi Sensibili possono sperimentare effetti più gravi, associato al colore ROSSO.
- Molto Malsano: tutte le persone possono sperimentare effetti più gravi sulla salute, associato al colore VIOLA.
- Pericoloso: l’intera popolazione ha ancora più probabilità di essere colpita da gravi effetti sulla salute, associato al colore MARRONE.
Tra i diversi inquinanti dell’aria individuati nel Protocollo di Kyoto (un famoso trattato internazionale in materia ambientale pubblicato nel Dicembre del 1997 in occasione della COP3 dove parteciparono e firmarono ben 180 Paesi) sono almeno 4 gli inquinanti più significativi che vengono misurati dall’AQI, ovvero: l’Inquinamento da Particelle (PM); l’Ozono (O3); il Monossido di Carbonio (CO) e il Biossido di Zolfo (SO2). Per facilitare la misurazione e l’interpretazione dei loro valori, convenzionalmente sono stati adottati dei colori; ogni colore non solo descrive un preciso valore dell’inquinante (valore compreso in un range), ma indica anche (o meglio, suggerisce) le azioni di prevenzione da adottare per ridurne i sintomi o gli effetti negativi che l’inquinante stesso può causare ad ogni individuo (categorie di persone identificate non solo per fascia di età, ma individuate anche per patologie pregresse che ciascuna di queste persone soffre da tempo). Scopriamole assieme tenendo presente che più alto è il punteggio dell’AQI, maggiore è l’impatto sulla salute.
L’inquinamento da particelle (noto anche come “particolato”) altro non è che una miscela di goccioline liquide e solidi di diverso materiale di piccolissime dimensioni. In alcuni casi le particelle sono emesse direttamente nell’atmosfera (eruzioni vulcaniche) mentre in altri si formano quando gli inquinanti emessi da varie fonti reagiscono nell’atmosfera (incendi boschivi e gas di scarico dei veicoli). Molto insalubri e pericolosi, le particelle inferiori a 10 micrometri di diametro (più piccolo della larghezza di un singolo capello umano) possono entrare con grande facilità nei polmoni aggravando malattie e originando morti precoci.
Soggetti più a rischio:
- giovani, adulti e anziani indistintamente, anche persone sane se a lungo esposte
- persone con pregresse malattie cardiache o polmonari
Effetti sulla salute:
- avvelenamento da polveri con conseguente comparsa di infezioni respiratorie come tosse e asma
- peggioramento delle infezioni respiratorie come bronchite cronica
- diminuzione del respiro e maggiore affaticamento, aumento dei dolori al petto e aumento delle palpitazioni
- nei casi peggiori, aumento nella frequenza di attacchi e aritmie cardiache con il sopraggiungere della morte
Azioni di Prevenzione:
Indice Valore AQI
Azioni per proteggere la salute dall’Inquinamento da Particelle (PM)
WHO Obiettivo
(0 oppure 0 – 10 µg/m³)
Nessuno – Livello di Qualità dell’Aria desiderabile
Buono
(0 – 50 oppure 10 – 12 µg/m³)
Nessuno
Moderato
(51 – 100 oppure 12.1 – 35.4 µg/m³)
Le persone insolitamente sensibili dovrebbero considerare di ridurre gli sforzi prolungati o pesanti
Insalubre per i Gruppi Sensibili
(101 – 150 oppure 35.5 – 55.4 µg/m³)
I seguenti gruppi dovrebbero ridurre lo sforzo prolungato o pesante:
• Persone con malattie cardiache o polmonari
• Bambini e anziani
Malsano
(151 – 200 oppure 55.5 – 150.4 µg/m³)
I seguenti gruppi dovrebbero evitare sforzi prolungati o pesanti:
• Persone con malattie cardiache o polmonari
• Bambini e anziani
Tutti gli altri dovrebbero ridurre lo sforzo prolungato o pesante
Molto Malsano
(201 – 300 oppure 150.5 – 250.4 µg/m³)
I seguenti gruppi dovrebbero evitare qualsiasi attività fisica all’aperto:
• Persone con malattie cardiache o polmonari
• Bambini e anziani
Tutti gli altri dovrebbero evitare sforzi prolungati o pesanti
Pericoloso
(301 e maggiore oppure > 250.4 µg/m³)
Prestare particolare attenzione sanitaria per una condizione di emergenza: tutti hanno maggiori probabilità di essere colpiti
L’ozono è un gas che si trova nell’aria che respiriamo e, a seconda di dove si trova, può essere buono o cattivo. Quello buono, presente nell’atmosfera superiore della Terra (da 6 a 30 miglia sopra la superficie terrestre) ci protegge dai dannosi raggi ultravioletti del sole; quello cattivo, invece, si forma vicino al suolo quando gli inquinanti (emessi da fonti come caldaie industriali, centrali elettriche, impianti chimici, raffinerie e automobili) reagiscono chimicamente alla luce del sole. Generalmente è nei mesi più caldi che l’inquinamento da ozono si forma.
Soggetti più a rischio:
- bambini, adulti e anziani
- persone con malattie polmonari, come l’asma, la bronchite cronica e l’enfisema
- persone attive (di tutte le età che si esercitano o lavorano all’aperto)
- persone sane ma più sensibili all’ozono (per motivi genetici)
Effetti sulla salute:
- irritazioni al sistema respiratorio
- riduzione della funzione polmonare
- infiammazione e danneggiamento delle cellule che rivestono i polmoni
- polmoni maggiormente suscettibili alle infezioni e con rischio di danni permanenti
- aggravamento dell’asma
- aggravamento di altre malattie polmonari croniche come l’enfisema e la bronchite
Azioni di Prevenzione:
Indice di valore AQI
Azioni per proteggere la salute dall’Ozono (O3)
WHO Obiettivo
(0 oppure 0 – 10 µg/m³)
Nessuno – Livello di Qualità dell’Aria desiderabile
Buono
(0 – 50 oppure 10 – 12 µg/m³)
Nessuno
Moderato
(51 – 100 oppure 12.1 – 35.4 µg/m³)
Le persone insolitamente sensibili dovrebbero considerare di ridurre lo sforzo prolungato o pesante all’aperto
Insalubre per i Gruppi Sensibili
(101 – 150 oppure 35.5 – 55.4 µg/m³)
I seguenti gruppi dovrebbero ridurre lo sforzo prolungato o pesante all’aperto:
• Persone con malattie polmonari, come l’asma
• Bambini e anziani
• Persone che sono attive all’aperto
Malsano
(151 – 200 oppure 55.5 – 150.4 µg/m³)
I seguenti gruppi dovrebbero evitare uno sforzo prolungato o pesante all’aperto:
• Persone con malattie polmonari, come l’asma
• Bambini e anziani
• Persone che sono attive all’aperto
Tutti gli altri dovrebbero limitare lo sforzo prolungato all’aperto
Molto Malsano
(201 – 300 oppure 150.5 – 250.4 µg/m³)
I seguenti gruppi dovrebbero evitare qualsiasi sforzo all’aperto:
• Persone con malattie polmonari, come l’asma
• Bambini e anziani
• Persone che sono attive all’aperto
Tutti gli altri dovrebbero limitare lo sforzo all’aperto
Pericoloso
(301 e maggiore oppure > 250.4 µg/m³)
Prestare particolare attenzione sanitaria per una condizione di emergenza: tutti hanno maggiori probabilità di essere colpiti
Inodore e incolore il monossido di carbonio è un gas che si origina quando il carbonio nei combustibili non brucia completamente. I gas di scarico dei veicoli nelle città densamente popolate contribuiscono a circa il 95 per cento di tutte le emissioni di monossido di carbonio. Fonti naturali come gli incendi oppure la combustione dei carburanti nei processi industriali rappresentano altre importanti fonti di produzione di questo gas. Durante la stagione fredda i livelli di monossido di carbonio sono generalmente più alti perché le basse temperature rendono la combustione non solo meno completa ma anche intrappolano gli inquinanti vicino al suolo.
Soggetti più a rischio:
- feti e giovani senza particolari patologie
- persone sane se esposte a lungo
- persone con generali malattie cardiovascolari (individui con arteria coronaria anche solo parzialmente occlusa)
- persone con un sistema cardiovascolare e respiratorio compromesso (individui con anemia, con malattia polmonare cronica ostruttiva, con insufficienza cardiaca congestizia o con malattie cerebrovascolari)
Effetti sulla salute:
il monossido di carbonio riesce a entrare nel nostro flusso sanguigno attraverso i polmoni legandosi all’emoglobina (sostanza nel sangue che trasporta ossigeno alle cellule). Questo gas è capace di ridurre, anche in maniera drastica, la quantità di ossigeno che raggiunge gli organi e i tessuti del corpo.
- Diminuzione della prontezza mentale e visiva
- Dolori al petto e altri sintomi cardiovascolari (se esposti troppo a lungo e, in particolare, durante l’esercizio fisico)
Azioni di Prevenzione:
Indice di valore AQI
Azioni per proteggere la salute dal Monossido di Carbonio (CO)
WHO Obiettivo
(0 oppure 0 – 10 µg/m³)
Nessuno – Livello di Qualità dell’Aria desiderabile
Buono
(0 – 50 oppure 10 – 12 µg/m³)
Nessuno
Moderato
(51 – 100 oppure 12.1 – 35.4 µg/m³)
Nessuno
Insalubre per i Gruppi Sensibili
(101 – 150 oppure 35.5 – 55.4 µg/m³)
Le persone con malattie cardiache, come l’angina, dovrebbero ridurre lo sforzo pesante ed evitare le fonti di monossido di carbonio, come il traffico pesante
Malsano
(151 – 200 oppure 55.5 – 150.4 µg/m³)
Le persone con malattie cardiache, come l’angina, dovrebbero ridurre lo sforzo moderato ed evitare fonti di monossido di carbonio, come il traffico pesante
Molto Malsano
(201 – 300 oppure 150.5 – 250.4 µg/m³)
Le persone con malattie cardiache, come l’angina, dovrebbero evitare lo sforzo e le fonti di monossido di carbonio, come il traffico pesante
Pericoloso
(301 e maggiore oppure > 250.4 µg/m³)
Prestare particolare attenzione sanitaria per una condizione di emergenza: tutti hanno maggiori probabilità di essere colpiti
Incolore, l’anidride solforosa è un gas prodotto quando i combustibili contenenti zolfo (come il petrolio o il carbone) vengono bruciati. Come è facile intuire è nei grandi complessi industriali che si concentrano i massimi livelli di anidride solforosa e le fonti principali sono raffinerie, centrali elettriche e caldaie industriali.
Soggetti più a rischio:
- bambini, adulti e anziani indistintamente, anche le persone sane
- le persone con asma
- le persone con malattie polmonari croniche o con malattie cardiovascolari
Effetti sulla salute:
molto irritante per passaggi nasali. È quando abbiamo il respiro pesante (c.d. fiatone) durante o dopo un esercizio fisico che l’anidride solforosa inizia a provocare i suoi effetti indesiderati e nocivi per il nostro organismo.
- Anche con esposizioni molto brevi, di qualche minuto solamente, si possono verificare restringimenti delle vie respiratorie con l’originarsi della c.d. bronco-costrizione caratterizzata da affanno, mancanza di respiro e oppressione del torace. Con l’aumentare dei livelli di anidride solforosa tramite una maggiore frequenza respiratoria, aumentano i sintomi negativi. Terminata l’esposizione al gas la funzione polmonare ritorna alla normalità dopo circa sessanta minuti
- livelli alti di esposizione al gas fan si che l’affanno, la mancanza di respiro e l’oppressione del torace si possano verificare anche in soggetti sani
- esposizioni di lunga durata al gas causano l’insorgere o il peggioramento di tutti i sintomi delle malattie respiratorie (tosse e asma in primis)
Azioni di Prevenzione:
Indice di valore AQI
Azioni per proteggere la salute dal Biossido di Zolfo (SO2)
WHO Obiettivo
(0 oppure 0 – 10 µg/m³)
Nessuno – Livello di Qualità dell’Aria desiderabile
Buono
(0 – 50 oppure 10 – 12 µg/m³)
Nessuno
Moderato
(51 – 100 oppure 12.1 – 35.4 µg/m³)
Nessuno
Insalubre per Gruppi Sensibili
(101 – 150 oppure 35.5 – 55.4 µg/m³)
Le persone con l’asma dovrebbero considerare di ridurre lo sforzo all’aperto
Malsano
(151 – 200 oppure 55.5 – 150.4 µg/m³)
I bambini, gli asmatici e le persone con malattie cardiache o polmonari dovrebbero ridurre lo sforzo all’aperto
Molto Malsano
(201 – 300 oppure 150.5 – 250.4 µg/m³)
I bambini, gli asmatici e le persone con malattie cardiache o polmonari dovrebbero evitare lo sforzo all’aperto.
Tutti gli altri dovrebbero ridurre lo sforzo
Pericoloso
(301 e maggiore oppure > 250.4 µg/m³)
Prestare particolare attenzione sanitaria per una condizione di emergenza: tutti hanno maggiori probabilità di essere colpiti
CO2 visibile
Oggi è possibile osservare a occhio nudo le emissioni di CO2 prodotte dall’uomo grazie alle animazioni create dalla NASA. I dati utilizzati per la realizzazione di queste immagini si basano sulle emissioni registrate nel 2021.
Le emissioni di anidride carbonica avvolgono e surriscaldano il nostro Pianeta e oggi, grazie a uno studio realizzato dallo Scientific Visualization Studio della Nasa, è possibile osservarle. I tre seguenti video evidenziano le dinamiche della CO2 nei diversi continenti (Europa, Africa e Medio Oriente – Americhe – Asia e Australia) e mostrano con estrema chiarezza l’origine e i movimenti della CO2 atmosferica in ciascuno di questi territori.
Nei video ciascun colore fornisce un’indicazione precisa: l’arancione permette facilmente di visualizzare e individuare le emissioni da combustibili fossili; il colore rosso si riferisce alle emissioni da combustione di biomassa; i punti blu mostrano le zone dove si verifica il maggior assorbimento di carbonio da parte delle acque oceaniche mentre i punti verdi indicano le zone di riassorbimento da parte degli ecosistemi terrestri.
Il VIDEO 1 mostra una quantità significativa di inquinanti che oscura Pechino (Cina). Sembra, invece, sempre dalle stesse immagini di questo video, che le emissioni da combustibili fossili in Australia siano quasi del tutto assenti grazie alla bassa densità di popolazione.
Il VIDEO 2, focalizzato sulle Americhe, mette in risalto un hotspot di emissioni nella parte nord-orientale degli Stati Uniti; in verde, invece, è evidenziato il riassorbimento di carbonio compiuto dalla foresta amazzonica, in particolare durante le ore diurne.
Infine, nel terzo video si vedono grandi concentrazioni di emissioni da combustibili fossili provenienti dall’Arabia Saudita e dai Paesi europei. Nel video è presente anche una macchia rossa decisamente meno visibile sopra l’Africa Centrale che mostra la presenza di emissioni da combustione di residui agricoli.
Video 1
Video 2
Video 3