Situazione dei Progressi degli Obiettivi (SDG) nel Mondo e nei Continenti
Leggi di piùIl grafico qui riportato è da considerarsi una vera e propria “istantanea” dei progressi che il Mondo e, più nello specifico, i Continenti, sono riusciti a raggiungere sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Sebbene gli Obiettivi siano in realtà 17, PlanetHealthCheck si è volutamente concentrato su quelli strettamente legati alla salute del Pianeta “Terra”. La valutazione dei Progressi si basa esclusivamente su dati estremamente aggiornati che, di fatto, tengono conto anche degli impatti provocati dalla pandemia COVID-19.
Dal grafico si può anche notare, purtroppo, il brusco rallentamento, o “deterioramento”, che alcuni Obiettivi hanno subito a causa non solo della pandemia ma anche dei conflitti bellici e, naturalmente, dei cambiamenti climatici. È necessario intervenire con urgenza: le recenti crisi hanno reso più difficili le sfide che tutti i Paesi del Mondo devono intraprendere per salvare il Pianeta. Tutti i Paesi del Mondo, nessuno escluso, devono “accelerare” e coordinarsi tra loro per raggiungere e attuare, il prima possibile, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sanciti nel 2015 durante l’incontro di Parigi sul Clima. Il percorso è obbligato se vogliamo evitare gli impatti devastanti che il nostro Pianeta rischia di subire. È possibile “rimettersi in carreggiata” ma è necessario un grande sforzo comune fin da ora!
Le informazioni contenute nel grafico contengono due tipi di informazioni: la prima, utilizza volutamente i colori di un semaforo per indicare il “trend”, cioè per misurare, ad esempio, il progresso (verde) o il regresso (rosso) raggiunto dall’Obiettivo; la seconda informazione, invece, mostra una valutazione del livello di sviluppo (risultato) raggiunto attraverso l’utilizzo di un indicatore che segnala la distanza dall’obiettivo stesso. Tutte le indicazioni del grafico utilizzano informazioni (rese pubbliche da Organizzazioni Internazionali e Scientifiche, Istituzioni e Università) disponibili da Giugno 2022.
Grafico dei progressi degli SDG
Note & Fonti
Note:
* La categoria “Paesi insulari del Pacifico” si riferisce all’Oceania, escluse Australia e Nuova Zelanda. La categoria “Paesi sviluppati” comprende Europa, Nord America, Australia e Nuova Zelanda.
3 La valutazione delle tendenze utilizza come anno di riferimento il 2012.
4 La valutazione del livello si basa sui dati del 2020, con cinque livelli di prevalenza dell’arresto della crescita: molto alta (1 barra), alta (2 barre), moderata (3 barre), bassa (4 barre) e molto bassa (5 barre).
5 La valutazione delle tendenze utilizza come anno di riferimento il 2011.
6 La valutazione dei trend utilizza come anno di riferimento il 2010.
7 La valutazione delle tendenze si basa sulla Strategia tecnica globale dell’OMS per la malaria 2016-2030, che prevede la riduzione dell’incidenza dei casi di malaria di almeno il 90% entro il 2030. La valutazione del livello è classificata in cinque livelli di incidenza dei casi di malaria: molto alta (1 barra), alta (2 barre), moderata (3 barre), bassa (4 barre) e obiettivo raggiunto (5 barre).
8 La valutazione per i “Paesi sviluppati” si riferisce solo all’Europa e al Nord America.
9 La valutazione del livello si basa sul livello di intensità energetica, con cinque livelli: alto (1 barra), medio-alto (2 barre), medio (3 barre), medio-basso (4 barre) e basso (5 barre).
12 La valutazione è solo a livello globale.
13 La valutazione per i “Paesi sviluppati” si riferisce solo all’Europa.
14 La valutazione del livello e della tendenza si basa sull’Indice della Lista Rossa e sulle disaggregazioni regionali dell’indice.
16 La valutazione delle tendenze si basa sui progressi compiuti dal 2017 al 2020.
Per i raggruppamenti regionali, i dati dei Paesi e la nota tecnica per il grafico dei progressi, consultare: https://unstats.un.org/sdgs. Le esperienze dei Paesi in ciascuna regione possono differire significativamente dalla media regionale. A causa dei dati aggiornati e delle metodologie riviste, questo diagramma di avanzamento non è confrontabile con le versioni precedenti.
Fonti:
Nazioni Unite, sulla base degli ultimi dati e stime disponibili al giugno 2022: forniti da: Dipartimento degli Affari Economici e Sociali (DESA), Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE), Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), Unione Interparlamentare (IPU), Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), Organizzazione per l’Economia e la Cooperazione e lo Sviluppo (OCSE), Partenariato Statistico per lo Sviluppo nel XXI secolo (PARIS21), Segretariato della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF), Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), Entità delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne (UN-Women), Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (UN-Habitat), Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO), Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), Gruppo della Banca Mondiale, Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Il grafico è stato compilato dalla Divisione Statistica del Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite.