Livello del mare
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Grazie alle immagini satellitari della National Aeronautics and Space Administration(meglio conosciuta con l’acronimo NASA), congiuntamente all’analisi dei dati e dei numeri forniti dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) è oggi possibile monitorare il cambiamento del livello dei mari in tutto il mondo. Il Sea Level Change Team della NASA, infatti, è riuscito a creare un’interessante mappa interattiva, liberamente fruibile da tutti e di facile utilizzo, che serve per monitorare non solo l’attuale situazione del livello dei mari e oceani di tutto il Mondo ma anche per prevedere potenziali scenari futuri.
Si parte dai dati raccolti da satelliti e da strumenti terrestri per poi procedere alle simulazioni e alle analisi realizzate al computer per arrivare ad ottenere proiezioni riguardanti i livelli dei mari e degli oceani. Queste proiezioni non solo forniscono delle “istantanee” della situazione ma aiutano l’utente a comprendere anche i processi legati all’innalzamento del livello del mare nel tempo. Questi processi comprendono ovviamente lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte glaciali ma anche le misurazioni delle acque oceaniche che sono capaci di spostare i loro stessi schemi di circolazione mentre si riscaldano e si espandono.
Vi proponiamo la mappa interattiva sull’innalzamento dei mari ma è giusto ricordare agli utenti, qui di seguito, come utilizzarla e interpretarla. Nel tool-guida che accompagna le immagini della mappa basta inserire il decennio desiderato (compreso nell’intervallo tra il 2020 e il 2150); a questo punto, per visionare in dettaglio sia le immagini che i numeri, basta cliccare sulla mappa un qualsiasi punto dell’oceano o delle coste. L’obiettivo dello strumento di proiezione del livello del mare è semplice e chiaro: in un clima “più caldo” (perché riscaldato dall’innalzamento delle temperature) il livello del mare in tutto il mondo si è innalzato e purtroppo, per il futuro, è previsto che continuerà ad aumentare. Le proiezioni del futuro innalzamento del livello del mare sono fondamentali sia per i responsabili politici sia per i pianificatori costieri (architetti e ingegneri) che cercano di comprendere e tenere conto degli impatti del livello del mare sulle stesse comunità. Questo strumento è pertanto capace di prevedere gli scenari futuri e aiuta non solo gli abitanti e i cittadini ma anche i governi di tutto il Mondo.
NOTA: lo strumento di proiezione del livello del mare della NASA consente agli utenti di visualizzare e scaricare i dati di proiezione del livello del mare contenuti, nello specifico, nel Sesto Rapporto di Valutazione (AR6) dell’IPCC.
30 anni di tracciabilità dell’innalzamento del livello del mare

Esattamente 30 anni fa gli scienziati hanno lanciato in orbita un satellite con il preciso scopo di monitorare e studiare l’innalzamento e l’abbassamento dei mari. Questa operazione di monitoraggio, prima, era svolta dall’uomo che realizzava i rilevamenti necessari direttamente sulla costa. Il 10 agosto del 1992 è stato lanciato nello spazio TOPEX-POSEIDON (questo il nome del satellite) in grado di misurare, registrare, conservare e comparare i dati riguardanti l’altezza della superficie degli oceani e dei mari in tutto il mondo. I risultati delle misurazioni satellitari hanno confermato le osservazioni che gli scienziati avevano già realizzato con i loro precedenti strumenti direttamente sulle coste, ovvero: i mari si stanno alzando e a un ritmo sempre più rapido.
Le misurazioni satellitari hanno permesso agli scienziati di scoprire e notare con precisione che il livello medio globale del mare è aumentato di 10,1 centimetri (circa 4 pollici) a partire dal 1993. Nell’arco di 140 anni, prima con i mareografi, poi anche con i satelliti, si è dimostrato che il livello globale del mare è aumentato di circa 21-24 centimetri (cioè di 8-9 pollici); è come se le coste degli gli Stati Uniti (contigui) fossero coperti da 5 metri d’acqua.
Crediti: NASA’s Earth Observatory – Per saperne di più: Key Indicators: Global Mean Sea Level
Clicca sul pulsante corrispondente per visualizzare il grafico e ottenere informazioni più dettagliate.
Livello medio globale del mare
Livello medio globale del mare: cosa è?
È l’altezza media dell’intera superficie oceanica. Il suo innalzamento principalmente è causato da due fattori legati al riscaldamento globale: (i) l’espansione dell’acqua marina dovuta al riscaldamento e (ii) l’aggiunta di acqua proveniente dallo scioglimento delle calotte glaciali e dei ghiacciai terrestri.
Cosa stiamo osservando?
Il grafico propone la variazione globale del livello del mare dal 1993, osservazione eseguita dagli altimetri satellitari. La linea nera traccia le misurazioni, mentre la linea blu mostra l’incertezza associata a queste misure. Quelli mostrati sono gli ultimi dati disponibili (considerando un ritardo di 4 mesi per il tempo utilizzato per l’elaborazione).
Nota: si vuol far notare che dai dati mostrati nel grafico non è incluso il GIA (Aggiustamento Isostatico Glaciale). Per poter scaricare i dati con il GIA applicato basta cliccare sul link sotto il grafico.
Perché il dato può interessare?
Il dato relativo al livello medio globale del mare è importante perché rappresenta un vero e proprio indicatore climatico che fornisce informazioni sullo scioglimento dei ghiacci terrestri e sul riscaldamento degli oceani. Da decenni ormai il livello globale del mare è in aumento a conferma del riscaldamento del clima in atto. La velocità con cui avviene l’innalzamento del livello del mare, il c.d. “tasso annuo di innalzamento”, è aumentato da 0,08 pollici/anno (0,20 centimetri/anno) nel 1993 all’attuale tasso annuo di 0,17 pollici/anno (0,44 centimetri/anno). Questi dati sono fondamentali per poter permettere ai pianificatori (scienziati, ingegneri e anche architetti) di comprendere la “traiettoria” del futuro innalzamento del livello del mare. Ulteriori informazioni su registrazione satellitare trentennale e su dati riguardanti la traiettoria del livello medio globale del mare sono disponibili cliccando il link qui riposto.
Riferimenti: Willis, Hamlington, Fournier, 2023; Beckley et al., 2017; GMSL dataset.
Massa dell'oceano

Cosa si intende per “massa dell’oceano”?
Non è altro che il “peso” dell’oceano, determinato dalla sua attrazione gravitazionale.
Cosa stiamo osservando?
Il grafico mostra le misurazioni satellitari della massa dell’oceano a partire dal 2002; è dallo scioglimento dei ghiacci terrestri che si aggiunge acqua degli oceani che deriva l’aumento del livello che stiamo osserviamo da anni. Il grafico mostra una linea nera che traccia le misurazioni compiute mentre il blu mostra l’incertezza, in aumento o in diminuzione, di queste stesse misurazioni.
Il satellite GRACE (Gravity Recovery and Climate Experiment), ormai in pensione, è stato il primo a compiere queste particolari misurazioni e ora le stesse sono compiute da GRACE Follow-On lanciata nel 2018. Questi satelliti osservano le asperità e gli avvallamenti del campo gravitazionale della Terra mentre passano sopra la terra, l’acqua e il ghiaccio.
Perché il dato può interessare?
L’aumento del rischio di inondazioni e conseguentemente, la sommersione delle coste limitrofe, dipende dall’aumento della massa oceanica che, appunto, provoca l’innalzamento del livello del mare lungo le coste. Ne consegue che conoscere il dato non solo interessa ma risulta di estrema importanza per evitare disastri che risulterebbero “irreparabili”.
Riferimenti: Watkins et al., 2015, doi: 10.1002/2014JB011547; GRACE and GRACE Follow-On JPL RL06Mv2 data.
Altezza Sterica

Altezza sterica: cosa è?
L’altezza della superficie del mare aumenta non solo quando si aggiunge acqua, ma anche quando l’acqua si riscalda e il suo volume si espande. Ovviamente le variazioni del contenuto di sale, o salinità, influiscono sul livello del mare stesso; queste variazioni sono conosciute con il termine tecnico “altezze alo-steriche” e “altezze termo-steriche”.
Cosa stiamo osservando?
La misurazione della temperatura e della salinità degli oceani dalla superficie a una profondità di circa 2.000 metri è compiuta da un sistema globale di sensori oceanici galleggianti (sistema conosciuto con il nome “Argo”). I galleggianti Argo sono in grado di indicarci quanta parte dell’innalzamento noto del livello del mare può essere attribuita all’aumento della temperatura dovuto all’espansione dell’acqua marina.
Perché il dato può interessare?
Sapendo che l’oceano assorbe il 90% del calore intrappolato nell’atmosfera terrestre e grazie ai rilevamenti satellitari si può oggi affermare che il riscaldamento e l’espansione dell’acqua dell’oceano contribuiscono a circa un terzo dell’innalzamento del livello del mare. Possiamo inoltre identificare e misurare con precisione il contributo dei processi all’innalzamento medio globale del livello del mare tramite le misurazioni dello scioglimento dei ghiacci terrestri che, appunto, si aggiungono all’acqua dell’oceano.
Data files: https://www.ncei.noaa.gov/access/global-ocean-heat-content/fsl_global.html.
Groenlandia

Cosa stiamo osservando?
La quantità di ghiaccio che la Groenlandia ha perso dal maggio 2002 è rappresentata dalla linea “dentellata” del grafico, suddivisa ed espressa in gigatonnellate (miliardi di tonnellate metriche) di massa di ghiaccio (cioè il “peso” del ghiaccio). Invece la linea blu (visibile quando si fa clic e si trascina per ingrandire) mostra l’incertezza, bassa o alta, associata a queste misurazioni.
I dati e le misurazioni provengono sia dai satelliti GRACE (Gravity Recovery and Climate Experiment, ormai entrato in disuso) e dal nuovo satellite GRACE Follow-On (la missione successiva a GRACE lanciata nel 2018).
Perché il dato può interessare?
I ghiacci della Groenlandia si stanno sciogliendo rapidamente e lo scioglimento sta accelerando. L’oceano si alza di circa 1 millimetro per ogni 360 gigatonnellate di ghiaccio perse. Si fa notare che il livello del mare è aumentato, a partire dal 2002, di circa 2,5 pollici, ovvero circa 63 millimetri. Di questo passo è inevitabile che l’innalzamento del livello del mare aumenterà le inondazioni costiere e finiranno per sommergere alcune comunità costiere.
Riferimenti: Watkins et al., 2015, doi: 10.1002/2014JB011547; GRACE and GRACE Follow-On JPL RL06Mv2 data.
Antartide

Cosa stiamo osservando?
Come si può osservare dalla cartina la linea frastagliata rappresentata sulla cartina stessa mostra le perdite di lastre di ghiaccio e ghiacciai sul continente antartico a partire dal maggio 2002 (valori espressi in giga tonnellate, ovvero miliardi di tonnellate metriche) di massa di ghiaccio – il “peso” del ghiaccio. La linea blu (che compare quando si fa clic e si trascina l’indicatore del mouse per ingrandire) mostra l’incertezza, bassa o alta, associata a queste misurazioni. L’incertezza (o il numero di “dare e avere”), descrive l’intervallo dalla media, o dalla media, entro il quale c’è un’alta probabilità che il vero numero risieda.
I dati e le misurazioni provengono sia dai satelliti GRACE (Gravity Recovery and Climate Experiment, ormai entrato in disuso) e dal nuovo satellite GRACE Follow-On (la missione successiva a GRACE lanciata nel 2018).
Perché il dato può interessare?
Anche se non così velocemente l’Antartide, sta perdendo ghiaccio, come la Groenlandia. Per ogni 360 gigatonnellate di ghiaccio terrestre perso, l’oceano si alza di circa 1 millimetro e, considerando la misurazione a partire dal maggio 2002, il livello del mare è aumentato di circa 2,5 pollici, ovvero 63 millimetri. A questo ritmo, alcune comunità costiere finiranno presto sommerse in quanto lo stesso innalzamento del livello del mare fa aumentare il numero delle inondazioni costiere che, appunto, contribuiscono a sommergere le terre limitrofe.
Riferimenti: Watkins et al., 2015, doi: 10.1002/2014JB011547; GRACE and GRACE Follow-On JPL RL06Mv2 data.