Giornata Mondiale dell’Acqua
22 Marzo ...
Molte specie sono a rischio di estinzione e la perdita di biodiversità mette in pericolo anche la sicurezza degli esseri umani. Proclamata all’UNESCO il 15 Ottobre 1978, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale (UDAR) è un documento che tratta del “rapporto tra la specie umana e le altre specie”. Quanto ne sai sulle specie presenti sulla Terra e sulle minacce che devono affrontare? Ecco 12 domande per testare le vostre conoscenze.
NOTA: una volta scelta una risposta, non è possibile cambiarla!
Degli 8 milioni di specie presenti sul pianeta, ne abbiamo identificate, in proporzione, non più di una su dieci.
La Giornata Mondiale degli Animali si celebra ogni anno il 4 Ottobre, giorno noto anche come festa di Francesco d'Assisi, patrono degli animali e dell'ecologia. Questa Giornata ha lo scopo di elevare lo status degli animali per migliorare gli standard di benessere in tutto il mondo. Questa Giornata non va confusa con la Giornata Mondiale della Biodiversità (22 Maggio) e la Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali (10 Dicembre).
La definizione di specie in pericolo comprende qualsiasi tipo di organismo a rischio di estinzione. Le specie sono considerate a rischio di estinzione per due motivi principali: la perdita di habitat e la perdita di variazioni genetiche, causate da molti fattori come, ad esempio, la caccia incontrollata (bracconaggio) e i cambiamenti delle condizioni climatiche.
Purtroppo, la conclusione del Rapporto 2018 sullo stato degli uccelli nel mondo (un accurato rapporto prodotto da BirdLife International che ha lo scopo di analizzare lo stato di salute delle popolazioni di uccelli in tutto il mondo) è che le specie di uccelli sulla Terra stanno vivendo un declino significativo. Il rapporto afferma che: "Queste statistiche non sono solo cattive notizie per gli uccelli, ma sono anche un avvertimento per il pianeta nel suo complesso. La salute delle specie di uccelli è una buona misura dello stato degli ecosistemi in generale. Poiché gli uccelli sono così diffusi, essendo presenti in quasi ogni tipo di ecosistema e, quindi, essendo uno dei gruppi di animali più studiati, sono buoni indicatori dello stato dell'ambiente".
Elefanti e tigri, ma purtroppo anche molti altri animali, tra cui i coralli, sono seriamente minacciati di estinzione sia a causa delle attività umane (bracconaggio) sia a causa del riscaldamento globale che, in particolare, sta letteralmente uccidendo le barriere coralline.
Si stima che oggi nel continente africano esistano ancora circa 415.000 elefanti. Analizzando nel dettaglio questi dati, si scopre purtroppo che oltre il 95% di questi splendidi mammiferi è scomparso in meno di un secolo; infatti, questa specie è entrata nella Lista internazionale delle specie più minacciate nel 1989.
Purtroppo la stima è alta: si ritiene che le tigri abbiano perso circa il 95% del loro habitat naturale storico (fonte: worldwildlife.org). Questa grave riduzione mette le tigri a rischio di estinzione. L'agricoltura, la costruzione di strade e altre attività umane associate hanno frammentato e distrutto questo prezioso habitat naturale. Naturalmente, anche il cambiamento climatico ha giocato un ruolo importante in questa importante riduzione.
Per salvare i rinoceronti, gli ambientalisti hanno pensato e adottato la drastica soluzione di segare i loro corni, molto apprezzati dai bracconieri illegali che li vendono a caro prezzo sul mercato illegale; ma per fermare il bracconaggio dei rinoceronti, dobbiamo affrontarne la causa principale: fermare la domanda dei consumatori di corno di rinoceronte. Senza la domanda dei consumatori, i bracconieri e i trafficanti non saranno incentivati a dare la caccia ai rinoceronti.
La distruzione dell'habitat, il bracconaggio illegale e la contaminazione degli habitat naturali sono tutte minacce importanti per le specie in pericolo. Tutte le specie meritano i loro habitat naturali per prosperare e noi abbiamo l'obbligo di proteggere il nostro ambiente per le generazioni future. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nella 68a Sessione tenutasi il 20 Dicembre 2013, ha scelto e istituito il 3 Marzo come "Giornata Mondiale della Fauna Selvatica". Lo scopo di giornate mondiali come questa è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di proteggere il nostro Pianeta e la nostra esistenza rendendola in armonia con la natura e tutto ciò che è racchiuso in essa e, in questo caso, con la fauna e la flora.
In materia ambientale, uno degli accordi più importanti che regolano il commercio internazionale di animali selvatici è la Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Minacciate di Estinzione, la cosiddetta CITES.
La rapida perdita di ghiaccio marino dovuta al riscaldamento globale sta compromettendo gravemente il suo habitat naturale, per cui l'orso polare potrebbe andare incontro all'estinzione se il riscaldamento globale continuerà senza sosta. Purtroppo, se non si interviene rapidamente per porre rimedio ai cambiamenti climatici, gli orsi polari rischiano di estinguersi per sempre. È quanto emerge da diversi studi sull'argomento: i ricercatori sono convinti che la perdita di ghiaccio marino, causata dall'aumento delle temperature, costringerebbe tutte le 19 sottopopolazioni conosciute di orsi polari (dal Mare di Beaufort in Alaska all'Artico siberiano) a spostarsi sulla terraferma e ad allontanarsi dalle loro riserve alimentari in mare. Il rischio di un digiuno prolungato da parte di questi mammiferi adulti, in particolare delle femmine, porterebbe a una drastica riduzione della lattazione dei cuccioli. Ciò porterebbe a una riduzione della riproduzione e, inesorabilmente, a un rapido declino di questa meravigliosa specie.
L'emergenza climatica e quindi la questione della tutela dell'ambiente mettono in evidenza la necessità di una mobilitazione urgente da parte della società. Nell'UE alcuni governi stanno adottando strumenti giuridici per dare alle imprese un ruolo maggiore nelle questioni sociali e ambientali di oggi. Ad esempio: La Francia ha recentemente (22 Maggio 2019) pubblicato il suo Piano d'azione per la crescita e la trasformazione delle imprese (PACTE) che esorta le aziende ad adottare un Sistema di gestione ambientale per organizzare e gestire il loro impatto ambientale. Tutte le aziende e le imprese dovrebbero tenere conto del loro impatto sull'ambiente e diventare più ecologiche modificando le loro pratiche e contribuendo maggiormente a un'economia più verde.
Abbiamo solo una casa. Faremmo bene a prendercene cura.
È necessaria maggiore consapevolezza sulla salute del nostro pianeta per preservarlo per le generazioni future
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